Nel 1625, durante un’epidemia di peste che colpì Palermo, la città fu salvata dalla peste grazie all’intercessione di Santa Rosalia, che divenne la sua patrona.
Al passaggio dei resti e precisamente al canto del “Te Deum Laudamus” gli ammalati guariscono dalla peste sotto gli occhi di tutti e il contagio si arresta.
Incredibile ma vero, la storia e la popolarità di Santa Rosalia sono strettamente legate alla terribile ondata di peste che si abbattè su Palermo.
Il popolo, infatti, in preda alla peste, non appena seppe la notizia del ritrovamento, cominciò a chiedere la grazia alla Verginella Romita e l’epidemia, lentamente, abbandonò la città. La Santuzza divenne Patrona Eccellentissima della città di Palermo e da allora, le sue reliquie, si portano in processione per la città ogni anno, ed a lei si rivolge il palermitano, alla sua Santuzza che lo ascolta e lo consola.
Questa vicenda, avvenuta a Palermo nel 1625, è legata al ritrovamento delle ossa di Santa Rosalia nel 1624 e all’arresto dell’epidemia, che fu attribuito alla sua intercessione.
Santa Rosalia divenne quindi la patrona di Palermo, sostituendo altri patroni della città.
