Al Santuario le creazioni di artigiani affiancati da studenti e detenuti. È organizzata da Confartigianato, sarà visitabile fino all’8 settembre
È stata inaugurata ieri pomeriggio, 11 luglio, la mostra orafa dedicata a Santa Rosalia e ideata da Confartigianato Imprese Palermo. I gioielli saranno in esposizione fino a settembre nel museo del santuario di Santa Rosalia, in via Pietro Bonanno. L’allestimento, dal titolo «Santa e Patrona», rappresenta un omaggio degli artigiani orafi palermitani, che coinvolgendo studenti e detenuti, espongono opere ispirate alla vita e ai miracoli di Santa Rosalia.
Questo evento, unico nel suo genere, presenta una ricca produzione di creazioni orafe, celebrando il profondo legame tra la città di Palermo e la sua venerata patrona. Le scuole coinvolte, i cui studenti hanno partecipato alla creazione dei gioielli, sono l’Iiss Jacopo del Duca-Diego Bianca Amato di Cefalù, il liceo artistico regionale Renato Guttuso di Bagheria, l’Iis Ragusa e Kiyohara-Parlatore di Palermo, il Damiani Almeyda-Crispi di Palermo e ancora la scuola di formazione professionale Endofap Don Orione di Palermo. Inoltre, alla mostra esporranno anche sei ragazze che fanno parte del un progetto formativo, «Dafne. Lavoro e impresa artigiana», finanziato dal Fondo sociale europeo Sicilia 2020 e dall’assessorato regionale del Lavoro, dedicato all’inserimento di donne nel settore. Le giovani allieve si stanno formando all’interno dei laboratori degli orafi di Confartigianato.
La mostra «Santa e Patrona» resterà fruibile fino all’8 settembre negli orari di apertura del museo di Santa Rosalia, al Santuario, sul Monte Pellegrino. L’evento è stato voluto e realizzato da Confartigianato Palermo nell’anno in cui la città celebra il quattrocentesimo anniversario del Festino di Santa Rosalia. All’inaugurazione erano presenti i vertici dell’associazione degli artigiani, Maria Grazia Bonsignore e Giovanni Rafti, i rappresentanti della categoria orafa, Simona Elia e Alfredo Barrale, rispettivamente presidente e vice presidente. A fare gli onori di casa, il reggente del santurario, don Natale Fiorentino. Per il Comune hanno partecipato gli assessori Giuliano Forzinetti e Fabrizio Ferrandelli.
«Confartigianato ha una grande sensibilità – ha detto Maria Grazia Bonsignore – nei confronti di Santa Rosalia e ritiene che il lavoro manuale degli artigiani non è solo modo per guadagnarsi da vivere ma anche per pregare, per estendere la propria devozione attraverso le mani. Siamo in questo lugo magico per confermare la nostra presenza. Abbiamo raccolto l’invito della diocesi e del Comune di Palermo, abbiamo alcune esposizioni lungo la città, ad esempio con una mostra di ceramiche nelle scuderie di Palazzo Alliata. Personalmente, io ho donato al santuario una colomba in ceramica ed è stata ora posizionata in una fessura della grotta della Santa». «In questa mostra – ha spiegato Simona Elia – c’è tanto lavoro di squadra, con cinque scuole coinvolte e due progetti importanti, il Dafne finanziato della Comunità europea con l’inserimento di sei donne all’interno delle aziende orafe e un progetto per la riabilitazione dei detenuti.
“La mostra di Confartigianato – ha detto don Natale – si inserisce in una grande tradizione. Noi abbiamo un museo con il tesoro di Santa Rosalia dove la gente, da 400 anni, porta doni alla patrona. Questa mostra è una espressione di attenzione e devozione verso Santa Rosalia ma è anche qualcosa di più, perché le creazioni sono artigianali, realizzate pure da ragazzi che cercano un futuro qui, nella propria città. Rosalia diventa una figura di speranza quindi per i giovani”.
“In questa mostra c’è tanto lavoro di squadra, con cinque scuole coinvolte e due progetti importanti, il Dafne finanziato della Comunità europea con l’inserimento di sei donne all’interno delle aziende orafe e un progetto per la riabilitazione dei detenuti. Le scuole che hanno lavorato con noi, sono tutti i licei artistici che hanno una sezione metalli per produrre oreficeria. È una mostra dove si esprime tanto amore per la nostra santa, una mostra di speranza”.
Gli allievi hanno realizzato opere ispirate alla vita e ai miracoli di Santa Rosalia, corredate da alcune lettere commoventi scritte dagli allievi del Pagliarelli.