Caro Padre Marco, La ringrazio tantissimo dell’accoglienza e disponibilità.
Il giorno 11/10/2022 abbiamo avuto la gradita visita in pellegrinaggio il segretario della nunziatura apostolica in slovacchia P. Andriy Yevchuk e anche cappellano delle comunità ucraine in Italia che ci ha raccontato che anche il Slovacchia e particolarmente in Bratislava vi è il culto di S. Rosalia (https://en.wikipedia.org/wiki/Chapel_of_Saint_Rosalia) che viene festeggiata il 04/09 di ogni anno.
La cappella è arricchita di una bellissima pala dietro l’altare e che nella galleria del museo nazionale di Blatislava vi è una bellissima statua linea (https://i.pinimg.com/564x/63/2f/35/632f35d8b0c76923a531bd2eee264a7e.jpg).
Anche lì si invocava come protettrice contro la peste. Il popolo di Bratislava costruì la cappella per gratitudine per la fine di un’epidemia di peste negli anni 1678 – 1679 che ebbe un bilancio di 12 mila morti. Fu costruito negli anni 1680 – 1682 dalla città di Bratislava e la costruzione fu finanziata da donazioni pubbliche di cittadini.
E’ stato colpito anche dalla coincidenza che avvicina il culto di santa Rosalia ai Ruteni (ucraini) documentata da una lapide conservata all’interno del santuario di Montepellegrino, a lei dedicato, fissata alla parete di roccia dove anticamente si trovava un’edicola punica, divenuta poi cappella della Santa. Descrive l’intervento miracoloso a favore di una nave di Ruteni schiavizzati dai Turchi che, dopo aver impetrato il soccorso in loro favore della Santa verginella, il 7 dicembre 1627, riuscirono a fuggire dall’armata navale Turca che li scortava e ad allontanarsi con la loro nave della flotta senza subire alcuna ritorsione. Si racconta che l’ammiraglio turco, accortosi della fuga, non riuscisse a virare per inseguirli per effetto di un violento, provvidenziale, miracoloso vento contrario. In segno di riconoscenza alla Santa e, per fare dispetto ai Turchi, i marinai ruteni innalzarono sul monte la bandiera turca per celebrare la loro salvezza ed esprimere la devozione a santa Rosalia. In seguito aiutarono spontaneamente nei lavori di costruzione del santuario dedicato alla Santa (1626/1629) e offrirono una parte del loro bottino per completare la costruzione del tempio.( https://www.santuariosantarosalia.it/l3/).